11 marzo 2009

Il bianco della clinica

Nella clinica era tutto bianco: le pareti, i soffitti, i letti e lenzuola, le facce dei malati, i capelli del primario e persino i cibi erano in bianco. Un brutto giorno il bianco si ammalò e dovette mettersi anche lui a letto e la clinica diventò tutta grigia. Nessun medico riusciva a curarlo ma un giorno passò di lì un pittore che voleva disegnare il paesaggio. Il primario, sapendo che il pittore se ne intendeva di colori, gli chiese aiuto. Il pittore disse che il bianco si era esaurito e che doveva prendersi una vacanza al polo nord, perché tutto quel bianco lo avrebbe rimesso presto in sesto. Mentre il bianco era partito il pittore dipinse la parete esterna con un paesaggio collinare, dipinse l’interno di un giallo così luminoso che sembrava avere il sole nella clinica, pitturò i camici dei medici di verde, letti e lenzuola di azzurro. Tinse i capelli del primario di viola e condì con i colori più gustosi i cibi. Quando il bianco tornò e vide tutta la clinica bella colorata non osò entrare per paura di sciuparla e fece un’altra vacanza, ma stavolta al polo sud.
Alessandro (9anni)

09 marzo 2009

La storia di Ringo

Quando stavo nella casa vecchia avevo un cane che si chiamava Ringo. Martina ed io sempre lo portavamo a spasso e poi, quando siamo andati in casa nuova, Ringo lo lasciavamo fuori nella cuccia…però Ringo non voleva i croccantini, voleva l’osso ….però mamma non glielo voleva comprare…poi un giorno siamo andati di sopra e mamma gli ha fatto il bagnetto e poi ha cucinato la pasta con i wustel e lui si è mangiato solo i wustel…poi noi eravamo usciti, io mi ero addormentato, e abbiamo trovato un biglietto che, se non mandavamo via il cane, veniva la “Pulizia Panicipale”. Poi con mamma l’abbiamo portato da Agata che ha un giardino grande e ha pure delle tartarughe…….io avevo pure due criceti, solo che mi sono morti, ne ho comprati altri e ora ho due tartarughe piccoline.

Alessandro (5anni)

La signora Matilde


La signora Matilde è la proprietaria della casa che, sta di fronte a me. E’ una signora molto dolce ed affettuosa. La signora Matilde ha gli occhi verdi, i capelli mossi e marroni. Le sue gambe sono fini e lunghe, i piedi piccoli. Il suo volto è un po’ rugoso per la sua età. Il suo corpo è molto snello e atletico per il nuoto che fa. Ogni giorno esce per curare il suo giardino che contiene tulipani, rose e margherite. Qualche volta viene a casa nostra portandomi un giocattolo nuovo. Infine è molto amica di mia madre. Insieme fanno tanti biscotti quando viene a prendere il tè; alcune volte prendo di nascosto qualche biscotto al cioccolato e con le gocce di cioccolato. La signora Matilde è molto generosa perché aiuta la gente povera dando anche qualche fetta di torta. Alcune volte si arrabbia perché il suo cagnolino Boby le morde le pantofole e il cuscino, ma lo perdona sempre perché non ama litigare. A me piace molto la signora Matilde perché mi aiuta nelle situazioni peggiori insieme alla mia mamma.

Vittorio(10 anni)

08 marzo 2009

L’ape Giacomina e la farfalla Tiziana

C’era una volta un’ape un po’ strana perché era tutta di strani colori: rosso, verde, viola e blu.
L’ape era molto triste perché voleva essere solamente nera e gialla. Poi di lì un giorno passò una farfalla che le chiese perché era triste. L’ape le raccontò tutto per filo e per segno. La farfalla le disse che se le avesse fatto un favore le avrebbe dato il nero e il giallo. L’ape le chiese:” Ma quale favore?” La farfalla le rispose: “Io, una volta, non ero una farfalla, ma ero una fata. Un giorno una strega mi ha fatto diventare una farfalla e adesso sto cercando qualcuno che mi aiuti per farmi diventare una fata. Mi aiuteresti tu?” L’ape rispose: “Ma certo!! Basta che il luogo in cui si trova la strega non è buio perché io ho paura del buio” La farfalla disse: “Certo che è buio il luogo della strega, altrimenti che strega è!?” L’ape rispose: “Va bene, ci vengo con l’aiuto delle mie amiche lucciole”.
Così l’ape decise di affrontare la strega con la luce fatta dalle lucciole. L’ape, la farfalla e le lucciole si incamminarono nel luogo scuro e l’ape riuscì a sconfiggere la strega e a far diventare la farfalla una bella fata. Quando la farfalla diventò di nuovo fata disse, gettando la bacchetta addosso all’ape: “Magia, oh magia fai diventare quest’ape gialla e nera!” L’ape fu molto contenta e insieme alla fata vissero felici e contente.
Alessia (8 anni)

La pioggia cristallina

Nell’ospedale qui vicino, tutti i bimbi si affacciano alle finestre per osservare le nuvole che rilasciano goccia per goccia la pioggia cristallina.
Le nuvole, sempre più piene, rilasciano grandi gocce azzurre; i bimbi, guardando queste grandi gocce, gridano ed indicano alle mamme ed ai papà questa meraviglia data dalla natura.
Ad un certo punto sembra che le nuvole ci sorridano.
Poco a poco torna il sole e le nuvole se ne vanno a casa.

Angela (9 anni)