11 dicembre 2014

Un giorno di primavera

Un giorno di primavera era una giornata  molto  bella , erano  cresciuti  i  fiori .
I bambini giocavano a palla sul prato e andavano in giro con le bici; una bimba, di nome Francesca,   raccoglieva i fiori per regalarli alla nonna. La nonna era molto felice e mise subito i fiori in un bellissimo vaso in salotto.

Nel frattempo Marco, un altro bambino, aiutava il nonno nel giardinaggio a piantare fiori ed ortaggi. A un certo punto Marco si punse un dito con la  spina di una rosa rossa. Molto preoccupato, perché usciva un po’ di sangue, corse dalla nonna per farsi medicare. La nonna medicò Marco, ma rimproverò il nonno che si era distratto e lo aveva lasciato solo.

Alessia ( anni 7 )

01 dicembre 2014

W le mani sporche

Il 24/04/2014 sono stata ricoverata al “Gemelli” perché ho scoperto di avere il favismo (se mangio le
fave rischio una crisi emolitica e devo fare le trasfusioni) e durante la degenza sono stata ricoverata nel reparto oncologico. Questo non è un reparto molto semplice, ci sono bambini molto piccoli che devono lottare ogni giorno contro la propria malattia. Io non capisco perché dei bambini così piccoli e così indifesi devono stare in queste condizioni.
Quando mi hanno portato qui, avevo la sensazione di trovarmi in un reparto noioso, ma poi ho conosciuto Martina, la mia compagna di stanza. Martina è molto simpatica, è di Napoli e chiacchiera molto con me, mi fa divertire e ridere, abbiamo quasi gli stessi gusti. Poi, tramite Martina, ho conosciuto Armandino, un bambino si due anni, e la sua mamma. Armandino è un bambino divertente e solare, gli piace fare i disegni e lo conoscono tutti quelli del reparto.
L’altro giorno Martina ed io siamo andate a fare una passeggiata per il corridoio ed abbiamo incontrato Armandino con il suo pupazzo attaccato alla flebo che cantava. Tutti insieme, messi in fila indiana sembrava che facessimo la “via crucis” per passare il tempo.
Per distrarmi mamma mi ha procurato dei libri: uno, parla di una ragazza, che grazie ad un gufo parlante incontra un principe con cui si sposa; l’altro parla di una ragazza che si sente esclusa da tutto: fantastici…chi l’avrebbe mai detto?
Con questi miei racconti ho voluto far vedere che dietro tutte le cose brutte, la vita in ospedale può riservare qualcosa di bello veramente!
Giulia (10 anni)