24 gennaio 2008

Rachet gladiator

In un luogo lontano dello spazio viveva un eroe leggendario chiamato Rachet.
Un giorno a Rachet, mentre volava per lo spazio, gli arrivò una chiamata dal suo amico, che gli disse: “ Rachet devi andare all’ arena Gladix dove dovrai affrontare un eroe malvagio e potente chiamato Fulminetor “.
Rachet si imbarcò verso l’arena Gladix .
Incontrò Fulminetor e la battaglia ebbe inizio. Fulminetor stava avendo la meglio ma Rachet all’ultimo sfoderò la sua arma letale, il distruttore, lo scagliò contro Fulminetor e lo disintegrò.
Rachet eliminò per sempre Fulminetor e da quel giorno fu il nuovo eroe dell’ universo!!!
Gabriele (10anni)


23 gennaio 2008

Il pesciolino Sofì

C’era una volta un pesciolino di nome Sofì che abitava nel mare. Questo mare era pieno di coralli e di pesci colorati; c’erano tante stelle marine, alghe e conchiglie e c’erano anche tanti pesci molto cattivi. Sofì era tutto colorato e pieno di brillanti; il suo corpo era fatto di squame variopinte, rosse, gialle, verdi, rosa, azzurre e blu. Un giorno Sofì incontrò Gion, un pesce molto cattivo che mangiava di tutto. Gion prese tutti i pesci più piccoli e li portò nella sua grotta per mangiarseli piano piano. Sofì andò nella grotta di Gion e liberò tutti i pesci.
Lucia (9 anni)

17 gennaio 2008

Il viaggio di Lumataxi

C' era una volta una lumachina , che amava tanto viaggiare. I suoi viaggi erano lunghissimi ma così fantastici che a volte Lumataxi dimenticava di fermarsi. Un giorno , in un suo viaggio, incontrò Lucia una bambina che aveva perso la strada di casa , così Lumataxi la fece salire sul suo carrello per accompagnarla a casa. Il viaggio fu piacevole perché Lucia era una bambina allegra e Lumataxi l' assecondava. Arrivati davanti casa di Lucia , Lumataxi la salutò ma Lucia non voleva separarsi da Lumataxi e le chiese di andare a vivere con lei. Lumataxi accettò e vissero felici e contente.
Lucia(9anni)

Lucy e il folletto



C’era una volta una famiglia molto povera che abitava in montagna. Il papà si chiamava Gorge, la mamma Katrin e l’unica figlia che avevano era Lucy.
La montagna era sempre fiorita e verde, praticamente era sempre primavera.
Un giorno, il papà andò a tagliare la legna nel bosco ed andò anche Lucy; in quel bosco c’erano tantissimi fiori e Lucy decise di andarli a raccogliere. Pian, piano, camminando vide una casetta di legno; lì abitava un vecchio pazzo che la rapì e la mise in una gabbia.
Lì, in quel bosco abitava anche un piccolo folletto che l’aiutò a liberarla; questo folletto aveva un anello con un diamante che esaudiva tutti i desideri. Lucy espresse un desiderio e chiese di essere la più ricca del paese. L’indomani , al suo risveglio, si ritrovò in un letto grandissimo , pieno di balocchi e di cose che prima erano solo nei suoi sogni e iniziò a chiudere gli occhi e ad aprirli, sbalordita di tutto ciò che stava succedendo.
Lucy si catapultò nel bosco a ringraziare il folletto che le regalò l’anello in modo tale da poter realizzare i sogni di tutte le persone povere.
Giunto il Natale, tutta la famiglia organizzò una bella festa a cui parteciparono tutte le persone povere che ebbero da mangiare e tante cose buone.

Lucia (9 anni)

Il Natale più pazzo del mondo


Il mio Natale non è stato uno dei soliti.
Il 24/12 la mia famiglia ed io stavamo cenando quando, dietro i regali, mi è sembrato di scrutare e sentire qualcosa; nelle ore notturne mentre dormivamo mi svegliai di colpo, sentendo piccoli passi. Con gli occhi sgranati vidi la mia bambola Lucia, che ho ricevuto quella stessa sera, che camminava insieme ai miei giocattoli. Lucia mi disse di non parlare di questa cosa; il giorno seguente, dopo una giornata piena di impegni, la sera, Lucia si mise a letto con me e cominciò a parlare: “ La sera, noi giocattoli, ci animiamo grazie alla luce della cometa che viene solo quando i bambini sono tristi e quando sono soli”.
“Ma perché voi siete venuti a trovarmi, io non sono triste!” dissi e Lucia replicò: “Siamo noi questa volta i tristi” ed io: “Perché?” e Lucia ribattè: “Perché abbiamo paura che tu ci lascerai!” ed io: “Non succederà mai”. Mi salutarono dolcemente dicendo: “Ci vedremo il prossimo Natale!".
Arianna e Greta (VC scuola"Tomassetti")