30 maggio 2008

Siamo approdati, ma il viaggio potrà continuare...

Le vostre storie sono state molto significative, almeno per me. Questo era l’ultimo anno in cui io e la mia classe potevamo stare insieme; ma non “buttatevi” giù di morale perché io continuerò a scrivervi storie e commenti. Mi avete tirato su di morale quando ero triste e divertito ancora di più quando ero felice. Quando ero triste andavo sul vostro sito e leggevo le vostre storie avvincenti ed emozionanti. Sarebbe poco dedicarvi una poesia, un bacio, una storia perché voi ci avete dedicato molto di più. Forse sono un po’ ripetitiva ad augurarvi buone vacanze o buona fortuna, ma non trovo altre parole.
Grazie, ci rincontreremo presto navigando insieme.

Cari bambini del Gemelli, oggi abbiamo registrato le nostre favole per farvele ascoltare; ci sentivamo in ansia, soprattutto io e mi chiedevo: “Gli piaceranno le nostre storie?” e continuavo a farmi questa domanda. Spero che quando le ascolterete vi piaceranno, ma vi avverto: io ho letto un po’ velocemente e non so se si capirà molto perché ho l’apparecchio. Povera me!
Qualcuno di voi ha l’apparecchio? Beh, se li avete, sarete sicuramente più bravi di me a parlare!
Giusto?

Cari bambine e bambini,
le vostre storie mi sono piaciute molto perché ho gusti difficili. Vorrei, concluso questo anno, continuare a comunicare con voi per mezzo di Internet. Vorrei tanto aiutarvi dicendo: non dovete mollare mai, stringete i denti! Io lo dico quando sono in difficoltà e mi aiuta molto.

Grazie per aver navigato con la fantasia insieme a noi. Questo progetto mi è piaciuto tanto perché avevamo la libertà di scrivere storie a nostro piacimento e mandare commenti.

(dall'incontro del 21 maggio 2008 con le classi VA e VC della Scuola Tomassetti)


22 maggio 2008

Il dottore Arcobaleno

Clown in reparto
Sai che oggi sono venuti i pagliacci?
Ha messo un tappo dentro alla mano e mi ha detto “Adesso che cosa ci fai con sto tappo?” e poi ha chiuso la mano e ha detto “Chiudi gli occhi, così poi sogni e soffi nella mia mano e ti viene un cuore!”
E ti è venuto il cuore? Si! …e poi basta..

Stefania (5 anni)

15 maggio 2008

Un pesce che non sa nuotare

Qual è il colmo per un pesce? Non saper nuotare! Ma non è possibile che un pesce non sappia nuotare! Invece sì, c’è un pesce che si, trova in Amazzonia, il pesce Amazzonico ed è lui che non sa nuotare! Sta tutto il giorno a pendere il sole su uno scoglio. Un giorno si avvicinò un gabbiano e disse al pesce:-Guarda che se stai al sole ti ammalerai e poi morirai perché non stai in acqua!-. -Ufff!!Io non so nuotare!-. Rispose il pesce rattristato. -Non ti preoccupare! Se vuoi ti aiuto io a nuotare!-. Disse il gabbiano. -E come farai?-si chiese il pesce. -Ho un’ amica pesce che è un’esperta a nuotare-Gli rispose il gabbiano. -Ora te la vado a chiamare! Rimani qui!- riprese lui. Dopo un po’ il gabbiano ritornò con la sua amica. -Eccomi qua, mi presento:sono la pesciolina Sabrina!- Disse l’esperta di nuoto. -Come si fa a nuotare?-. Chiese il pesce. La pesciolina rispose:-Il primo passo è entrare in acqua, il secondo è battere forte le pinne e il terzo è andare sott’acqua e con le pinne spingere forte!- -Va bene, ci proverò!-. Rispose il pesce contento. Per tre volte di seguito non ci riuscì e alla quarta iniziò a nuotare. -Vedi che ci sei riuscito?!-. Disse il gabbiano. -Sì, grazie molto! Ora vado dalla mia famiglia a dirgli la bella notizia!-. -Ciao!-Disse la pesciolina. Il pesce Amazzonico nuotò come un guizzo nell’acqua e in un baleno arrivò dalla sua famiglia che lo accolse dolcemente e felicemente.
Ludovica e Carlotta (scuola Tomassetti)