C'era una volta

….però non so niente….dico soltanto una parola perché io non c’ero, stavo dalla nonna...

Un giorno mia sorella ha sbattuto sul termosifone
e poi mamma mi ha chiamato a me …
e poi io ho detto “porella, porella!”. Camilla stava con le lacrime….

e poi basta…solo sto pezzetto so…
perché non c’ero!

Matteo (5anni)

L'incubo

Una sera mi addormentai e mi ritrovai su una spiaggia con un cielo oscuro. Ero molto curiosa piano piano mi incamminai verso il mare agitato; ad un certo punto sentii un rumore: era un’ onda gigantesca. In quel momento avevo paura e volevo scappare, ma le onde mi bloccarono e quell’ onda mi fece affondare nel mare blu. Mi svegliai molto agitata e capii che era solo un incubo.

Roxana C. (VA scuola"Tomassetti")

I Rocksons

Una famiglia monotona e triste, faceva sempre la stessa vita: stavano sempre dentro casa, vedevano sempre gli stessi programmi in tv, non avevano amici perché erano noiosi.

Un giorno però sulla loro città cadde un meteorite che li cambiò: diventarono una rock-band di nome ROCKSONS.

I Rocksons erano bravi solo se stavano insieme.

Un giorno, poiché uno della band aveva stonato una nota con la chitarra, tutti i membri del gruppo credettero che potevano suonare da soli: così la band si sciolse. Ognuno andò a suonare in diverse parti del mondo della musica rock e indovinate… fu un disastro: la band funzionava solo se stavano insieme. Allora decisero di suonare solo per gli amici e di tornare a fare la vita di prima, ma meno monotona.

Ludovica, Lorenzo, Davide P., Paolo.

(VC scuola "Tomassetti")

L'incubo

Una volta ho vissuto un incubo…
Stavo in cucina quando ho sentito la pioggia e dei lampi fortissimi. Avevo tanta paura, poi, a un certo punto, non sentii più niente. Mi affacciai alla finestra per vedere se pioveva, ma comparve nel cielo viola un fulmine viola \ giallo; mi terrorizzai ma dopo tanti di quei fulmini mi calmai.

Fabiana D. (VA scuola "Tomassetti")

Le storie dell'orsetto Bruno: a pesca con papà

Un bel giorno di primavera l’ orsetto Bruno pensò di andare insieme a suo padre a pesca.
Suo padre accettò ed il giorno dopo si incamminarono verso il fiume “Pesciolini”, così chiamato
perché era ricco di pesciolini. Era una bellissima giornata; il sole splendeva alto nel cielo illuminando campagne e colline. Il vento soffiava piano piano. L’orsetto intanto fantasticava ad occhi aperti sbattendo da tutte le parti. Arrivati alla meta iniziarono a buttare le reti; passarono cinque, dieci minuti, intanto la mamma di Bruno, Carolina, aveva appena finito di cucinare.
Quando tirarono su le reti rimasero sorpresi. Videro tanti bei pesciolini: rossi, arancioni, verdi e addirittura blu. Sembrava un vero arcobaleno. Tornati a casa Carolina li sgridò per il ritardo, ma … quando vide le reti piene di pesciolini multicolori, rimase a bocca aperta almeno per un minuto. Dopo averli baciati come si deve, mangiarono leprotti al sangue. Una vera delizia! La sera invece mangiarono pesciolini fritti, anche quelli niente male.
Avevano mangiato talmente tanto che…noooo, miei piccoli lettori!!!

Dovete immaginarlo voi il finale…

Veronica (9 anni)

Croki

Croki era un alligatore piuttosto strano: aveva le zampe gialle, il corpo rosso, la testa celeste, la coda bianca, i denti neri e gli occhi rosa. Lui era emarginato, perchè era ritenuto strano. Era molto sensibile, dolce e gentile; era povero e viveva in una palude, ma era cosi’ gentile che ospitava chiunque venisse a bussare alla sua porta. Un giorno, però, arrivarono a bussare alla sua porta dei malviventi che lo derubarono di tutto. Il giorno dopo arrivarono due orafi che, per ringraziarlo dell’ ospitalità, gli regalarono una collana d’ oro che valeva 1 000 000 000 000 di cucozze (soldi). Lui, felice, se la vendette subito. Diventò egoista e ricco, ma dopo dei giorni tutti lo evitavano e non volevano più andare da lui. Per questa sensazione orribile donò tutti i soldi (tranne quelli per vivere) in beneficenza. Dopo questo atto nobile tutti furono suoi grandi amici.

Arianna C., Davide P., Lorenzo M. (VC scuola " Tomassetti")