Il 24/04/2014 sono stata ricoverata al “Gemelli” perché ho
scoperto di avere il favismo (se mangio le
fave rischio una crisi emolitica e
devo fare le trasfusioni) e durante la degenza sono stata ricoverata nel
reparto oncologico. Questo non è un reparto molto semplice, ci sono bambini
molto piccoli che devono lottare ogni giorno contro la propria malattia. Io non
capisco perché dei bambini così piccoli e così indifesi devono stare in queste
condizioni.
Quando mi hanno portato qui, avevo la sensazione di trovarmi
in un reparto noioso, ma poi ho conosciuto Martina, la mia compagna di stanza.
Martina è molto simpatica, è di Napoli e chiacchiera molto con me, mi fa
divertire e ridere, abbiamo quasi gli stessi gusti. Poi, tramite Martina, ho
conosciuto Armandino, un bambino si due anni, e la sua mamma. Armandino è un
bambino divertente e solare, gli piace fare i disegni e lo conoscono tutti
quelli del reparto.
L’altro giorno Martina ed io siamo andate a fare una
passeggiata per il corridoio ed abbiamo incontrato Armandino con il suo
pupazzo attaccato alla flebo che cantava. Tutti insieme, messi in fila indiana
sembrava che facessimo la “via crucis” per passare il tempo.
Per distrarmi mamma mi ha procurato dei libri: uno, parla di
una ragazza, che grazie ad un gufo parlante incontra un principe con cui si
sposa; l’altro parla di una ragazza che si sente esclusa da tutto:
fantastici…chi l’avrebbe mai detto?
Con questi miei racconti ho voluto far vedere che dietro
tutte le cose brutte, la vita in ospedale può riservare qualcosa di bello
veramente!
Giulia (10 anni)